India

Bella l’India se se potesse vedè?

Un blackout micidiale si è verificato nella notte fra domenica e lunedì e ha lasciato senza elettricità 360 milioni di persone in sette stati, inclusa l’intera capitale New Delhi.

Le prime ipotesi incolpano il calo delle piogge monsoniche che hanno costretto i contadini a pompare più acqua con pompe elettriche e chi abita nelle zone urbane che ha usato maggiore aria condizionata per sopportare l’ondata di caldo.

Il black out non è mai un buon segno. È un simbolo che va a toccare la paura ancestrale del buio ma è anche un enorme danno economico e sociale.

Dove c’è buio non c’è vita. Si pensi ai soli disagi alla circolazione di treni e metropolitana o all’impossibilità di funzionamento di un ospedale.

L’uomo contemporaneo si è vieppiù messo nella condizione di dipendere dalle sue conquiste tecnologiche fino a non poterne fare più a meno per poter sopravvivere in questo pianeta. Ma allo stesso tempo si è affidato alle risorse naturali per far funzionare le proprie invenzioni senza tener conto di un parametro che anche un bambino capirebbe, o l’energia è rinnovabile o prima o poi le scorte termineranno.

La tenebra che avvolge uno dei paesi più produttivi al mondo dove l’occidente a piene mani attinge manodopera a salari da fame e dove vivono diverse fra le figure più ricche dell’intero pianeta è rimasta al buio e non per un’oretta ma per un’intera notte. Una riflessione la vogliamo fare anziché incolpare i monsoni?

Il governo indiano è consapevole che dovrebbe spendere tre trilioni di dollari americani in cinque anni per ammodernare le infrastrutture ma il progetto è stato accotonato per l’impossibilità dell’investimento a causa della crisi del lavoro.

Sarà il buio, il freddo, la fame o sarà qualcos’altro che porrà fine alle nostre sofferenze? Sempre a voler credere che una fine prossima ci sarà, naturalmente. I segnali sembrano incoraggianti.

 

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2 responses to “India

  • marisa

    ma come?? mi sono appena fatta fare su misura un vestito nuovo! per stare sul tema avere o essere ….. che non c’entra gran che con l’articolo di oggi…. ebbene,mi godro’ questa ultima estate allora, con un vestito nuovo, anni 60, per stare sul tema dei ricordi delle vecchie conoscenze delle vecchie amicizie, si perchè se ci sara’ la fine del mondo avro’ goduto anche della loro compagnia.
    Che serve fare proggetti, preoccuparsi per il futuro , starci male perchè ti accorgi da piccole cose che le persone più care non hanno nei tuoi confronti quella considerazione che vorresti……. o non sono sincere come credevi…..
    Certo Il black out è un brutto segno…… dovremmo abbandonare le citta’ prima che sia troppo tardi? ritornare alla terra al rispetto per la natura?, fare a meno delle tecnologie + avanzate? armarsi di zappa e rastrello? andare a cavallo, il cavallo mangia fieno non ha bisogno di benzina …… che meraviglia…… forse non siamo più in tempo il 21 dicembre si avvicina….. può avvenire un black out in un secondo , io, in un secondo potrò avere solo un unico pensiero (credo), o avrò io stessa un black out interiore……. ………….
    baci

  • laura

    no il buio no, non lo reggerei, per quanto io non possa stare al sole senza luce è il terrore! in effetti anche la fame no, non mi regge la testa senza cibo, divento nervosa! chissà forse il freddo, ci teniamo vicini vicini e aspettiamo…
    p.s. ma questa notizia non è passata su nessun telegiornale. mi chiedo perché…

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