Genova è una città ventosa e quello che c’era ieri non ci sarà domani se non ha solide fondamenta.
Genova è una città dove il vento porta la salsedine del mare a corrodere la pietra, gli stucchi e i ferri senza lasciarne, se non ricordi.
Si vive alla giornata, con la bonaccia in porto o il libeccio che impedisce la pesca.
Poi si beve un bianco al bar con un po’ di focaccia e si guardano i “foresti” passeggiare
“Te lo ricordi il Beppe?”
“Chi quello che abitava su in collina?
“Si lui”
“E che fine ha fatto?”
“È uscito in mare con lo scirocco, non l’han più trovato”
“Non sapeva mica navigare il nostro mare”
“e si, peccato”
“Peccato, Salute”
“Salute”
24 marzo 2013 at 14:02
Quindi Genova e’ una città’ dove ci sono delle regole.
Magari imposte…
Queste regole stanno corrodendo Genova.
Se tu non stai alle regole…
Un giorno scomparirai e non ritornerai….
Se bevi e mangi con chi conosce le regole….
Avrai briciole anche per te.
2 aprile 2013 at 15:20
Non di sole briciole vive l’uomo.
29 marzo 2013 at 13:52
Spero che almeno il Beppe fosse anziano, altrimenti che scalogna….
2 aprile 2013 at 15:19
Mica tanto, era però convinto che andar per mare fosse uno scherzo
3 giugno 2013 at 18:22
Salute!…