Ho visto due belle immagini edificanti in questi giorni di due pie donne che cercano nella fede le risposte alle loro vite complicate, mi sono commosso e ho partecipato alle loro vicende con trasporto fraterno, ho rivolto lo sguardo al cielo e ho chiesto retoricamente, “perché?”
Immutato in me è il ricordo di Claudia che già aveva scoperto il suo destino dopo le atroci sofferenze a cui aveva sottoposto il suo corpo mercificato e dopo le atroci agonie di migliaia di adolescenti che si sono rovinati su quelle turpi immagini.
Il demonio si annida ovunque e non mancherà mai un prete, un frate, un luogo edificato dagli uomini che potrà aiutare chiunque a sviare dai percorsi del peccato. La chiesa e la stampa aiuteranno sempre chi ha bisogno e si è pentito. Così abbiamo saputo, visto e letto, di due pecorelle smarrite che hanno chiesto aiuto alla chiesa. Una è la bella fidanzata ingravidata dal maldestro calciatore che proprio mentre lui segnava i gol della vittoria lei ritirava l’ecografia che parrebbe inchiodare il centravanti di sfondamento, come si diceva una volta, che si è recata con mamma, fratello e cane al santuario di padre Pio. L’altra, invece, più inguaiata da un esuberante bisogno di vivere mostrandosi, la smemorata infatti dimentica spesso le mutande, fra un convegno di economia e un film porno ha deciso di iniziare il suo percorso di espiazione partendo da Medjugorje.
Due begli esempi di fede e di silenziosa ricerca della propria dimensione interiore. Malignare sul perché i giornalisti avessero esclusive e immagini (in un caso decisamente posate) degli eventi vuol dire non avere fiducia nella stampa italiana sempre così sul pezzo (aggiungerei “di figa” , se non lo ritenessi troppo volgare), ma si sa il diritto di cronaca è importante in un paese democratico.
Mentre si innalza l’alleluja intonato in ogni dove dalla Penisola penso che la “posizione del missionario” non è sempre un danno e mettersi in ginocchio non equivale sempre a pregare.
Intanto, in tutto questo, Cristo resta in croce non può ancora dare ai suoi fratelli in terra quello che meritano, un bel calcio in culo, i chiodi per ora non glielo permettano però magari dopo il 21/12 potrebbe tornare in campo, e lui, si sa, calcia da Dio. Amen.
24 agosto 2012 at 19:12
Alleluia!