Mi ricordo gli anni settanta. Le camionette della polizia, gli scontri di piazza. Mi ricordo le bandiere rosse, tantissime, e le tute blu, mi ricordo l’orgoglio operaio, i cori cantati a squarciagola, la rabbia.
Ricordo De Ferrari strapiena.
Io ero bambino e per me erano eroi. Mio nonno era un operaio e grazie a lui so riconoscere lo scolorito da fatica dei capi da lavoro dal liso per moda.
Sono cresciuto rispettando chi lavora, e, rispettando un pochino di più chi ha i calli sulle mani.
Oggi c’è una sorta di sciopero generale, non ci sono bandiere, nessun corteo, assenza di orgoglio, piove e la città è mezza deserta.
Giusto o sbagliato in questo momento, lo sciopero dovrebbe essere un momento di unione, la forza che dal basso ti avverte.
Oggi invece le teste sono chine, le tute sono a lavare e nessuno sa più se ha dei diritti, tutti abbiamo delegato altri a vivere la nostra vita.
Ci sono solo calli sui pollici, calli da telecomando, e i bambini non hanno più eroi veri in cui credere.
27 gennaio 2012 at 14:52
gli anni settanta, le donne in piazza,insieme studenti e operai, è vero, le bandire, l’orgoglio di esserci, essere uniti era una forza. Bei ricordi…..
grazie Raf.